Onnipotenza razionale

I PARADOSSI DELL’ONNIPOTENZA DI DIO
Può Dio creare un sasso tanto pesante che non è in grado di sollevare?
Può creare qualcosa che non sa distruggere?
Può, in sintesi, annientare se stesso?

Sono paradossi sull’onnipotenza divina che mirano a concludere che l’onnipotenza non esiste ed è un attributo da accantonare, come forse la stessa idea di Dio. Non essendo d’accordo, ho pensato come affrontare il ragionamento paradossale e ho concluso che l’inghippo sta in una sbagliata concezione di onnipotenza. Noi la intendiamo come potere totalmente arbitrario e irrazionale, mentre in realtà è un potere ancorato al senso e alla logica. Scardinarlo è assurdo e conduce all’assurdità di ogni ragionamento, compreso quello paradossale. Non può cioè esistere la presunta logica del paradosso se non vi è logica a fondamento della realtà. Se il reale non fosse ancorato al senso, sarebbe impossibile qualsiasi ragionamento sensato. Per potere essere vero e valido qualsiasi discorrere umano, deve esistere a fondamento del reale e della sua rappresentazione teorica e linguistica un assoluto principio di senso, un Logos di positiva verità.

Dio, che è l’Essere assoluto, può annientarsi, facendo vincere il Nulla assoluto? O l’Essere (divino) è e NON PUÒ non essere? Questo “non potere” contrasta e confuta l’attributo di onnipotenza? Al contrario, lo fonda. Dio è LOGOS e non possono essere la illogica, l’insensatezza, l’irrazionalità il fondo del reale. Il passo di Giovanni “Dio è luce e in lui non vi sono tenebre”, significa che il fondamento della realtà è il Logos e il Bene, la pura e assoluta positività. Dio ha cioè una NATURA, un’ESSENZA. Non è un Volere folle. C’è in lui AMEN, un “così è” incontrovertibile. Il suo volere è legato indissolubilmente alla sua Natura di Logos. Può volere il contrario di Sè? No! Un no fondato sul Sì, sul Amen eterno.

I paradossi dell’onnipotenza si liquefanno ed evaporano da se stessi. Il loro incedere sillogistico mira apparentemente a un percorso razionale per giungere a una conclusione incontrovertibile, ma proprio questo fare appello a una razionalità di fondo e a una realtà logica contrasta con la richiesta costruita appositamente per essere assurda e irrazionale. Per essere veri e validi essi devono presupporre ciò che contestano: un Dio che coincide con una natura assoluta, una positività essenziale, un VOLERE LOGICO. I paradossi sull’onnipotenza divina sono fasulli perchè pongono domande assurde. Cosa rispondere a chi chiede… La contraddizione non è nell’attributo dell’onnipotenza divina ma nella richiesta che presuppone, sbagliando, una divinità senza natura, senza essenza, oscuramente ondivaga, in cui il volere folle sovrasta l’essere, il vero, il bene. La simpatia della nostra cultura occidentale per quei paradossi indica il flirtare di questa cultura sbandata per l’irrazionale a fondamento dell’essere. Darwinismo ideologico e naturalismo materialistico costruiscono visioni irrazionali della realtà, auto-contraddittorie. Il Nulla non fonda nulla. Ma in tanti ci credono.
……

Da Il Piccolo Principe
“Era un monarca assoluto. Ma siccome era molto buono, dava degli ordini ragionevoli. “Se ordinassi”, diceva abitualmente, “se ordinassi a un generale di trasformarsi in un uccello marino, e se il generale non ubbidisse, non sarebbe colpa del generale. Sarebbe colpa mia””.

Se i paradossi dell’onnipotenza conducono a conclusioni astruse è colpa nostra, del nostro cattivo chiedere, della nostra cattiva idea di realtà che misconosce il suo inevitabile fondamento positivo.

1 commento su “Onnipotenza razionale

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