Per che ogm (organo genitale maschile) volere eliminare la fede di tante persone? Se anche fosse vero che la religione è un’illusione infantile, chi ci si crede di essere per rovinare la festa a chi ha una fede e una speranza? A un genitore a cui muore un amatissimo figlio e che si aggrappa alla speranza della sua sopravvivenza e di poterlo rincontrare un domani, non è puro sadismo distruggergli questa fede? È indubbio che si crede per un qualche motivo positivo: Dio dà un senso al vivere, unifica anche esteticamente le forze e le forme della natura, fonda (almeno per chi vi crede) una morale comunitaria, permette di credere che l’ingiustizia non sia l’ultima parola, dà forza per affrontare le avversità e il negativo sempre in agguato, fornisce spessore e dignità all’io e al noi, eccetera. E se anche tutto questo fosse falso, immaginato, sognato, con che ogm di sfrontataggine e di spacconeria ci si permette di distruggere queste convinzioni? O di sbeffeggiarle? Del resto l’attitudine religiosa non può essere che l’effetto dell’evoluzione naturale con l’unico scopo di fare sopravvivere la specie umana. L’evoluzione esaltata ovunque ora è snobbata, o addirittura contrastata? Senza religione si vive male, decreta l’evoluzione. Preferite una società con più disperazione e depressione? Sicuri che una società più triste e disperata non vi si ritorca contro?
Ascolto Padre Kayn, L’Eterno assente, Konkilhai, Osa sapere… e davvero mi stupisco di quanta abilità e sadico impegno ci mettano per eliminare la fede altrui. Daniel Dennett in “Rompere l’incantesimo” si è chiesto onestamente il motivo di quella sua costante missione disincantante: “Siete a un concerto, estasiati e senza fiato; state ascoltando i vostri musicisti preferiti nel loro tour di addio, la musica vi solleva dolcemente e vi trasporta altrove… Improvvisamente un cellulare comincia strillare! L’incantesimo è rotto. Che cosa odiosa, disgustosa, imperdonabile. Questo fracasso sconsiderato vi ha rovinato il concerto, rubandovi un momento prezioso che nessuno potrà più restituirvi. Com’è ingiusto spezzare l’incantesimo di qualcuno! Non vorrei mai essere il padrone di quel cellulare; ma mi rendo conto che, accingendomi a scrivere questo libro, molti penseranno che io mi stia ritagliando proprio quel destino.” Subito aggiunge la scusante: “Il fatto è che ci sono incantesimi buoni e incantesimi cattivi”. Ma chi lo stabilisce? E soprattutto, per proteggere i malcapitati finiti nelle grinfie di truffatori o di violenti, non basta il codice penale senza dovere rompere l’incantesimo a tutti? Con lacrime da coccodrillo si pone il dubbio amletico: “Come dobbiamo porci rispetto a coloro che onestamente pensiamo siano stati raggirati? Dobbiamo lasciarli alle loro confortanti illusioni o dovremmo fare la spia?” Ma se l’incanto religioso è “confortante” e, al contrario, il disincanto è percepito come deleterio e deprimente, ecco che l’apparente altruismo di “fare la spia” a beneficio dell’ingannato si rivela per quello che in realtà è, cioè un altro modo per dominare ed esercitare una violenta imposizione ideologica. Come, infatti, arriva a capire lui stesso: “È crudele e maligno interferire con le vitalizzanti illusioni altrui”. Crudele e maligno.
E non mi si venga a raccontare la balla che la fede e la speranza vanno distrutte per eliminare l’intralcio politico dei credenti, per disinnescare il far pesare pubblicamente le loro bislacche e antiquate convinzioni morali. Quando mai avete sentito dire in politica che l’aborto, l’eutanasia, l’immigrazione, il matrimonio gay, la prostituzione, la fecondazione eterologa, la clonazione, ecc, non si fanno perchè Dio non vuole? Che grande stron7ata. Siate sinceri. Le motivazioni sono antropologiche o tutt’al più sono semplici e umanissimi pregiudizi che rimarrebbero tali anche senza fede. Prova ne è che quei temi, e tutti gli altri esistenti, sono portati avanti anche da chi non è credente e che, viceversa, non sono portati avanti in maniera uniforme da tutti i credenti. Non c’entra la fede. Almeno direttamente. Bisogna accettare che in una democrazia ci siano persone che la pensano diversamente. Il pluralismo mi sa tanto che lo si esige a senso unico.
C’è solo questa vita e dura poco, e proprio voi atei dovreste capire che ognuno cerca di sgavagnarsela come può, e invece di lasciare che ciascuno abbia le sue illusioni positive (chi non le ha?) gliele volete rovinare con godimento sadico. Lo fate per amore della verità? Ma se non esiste. Ci sono solo interpretazioni. Lo fate per vivere felici? Ma chi ve lo impedisce? Mai come oggi ognuno può fare quel che gli pare. Un crocifisso tolto dai muri o il certificato di sbattezzo vi rendono felici? Beati voi se vi basta così poco. Lo fate per godere della distruzione della fede dei semplici? Belle persone che siete. Siete poi così sicuri di avere ragione? L’avete provato e sperimentato direttamente che, ad esempio, dopo la morte non ci sia nulla? E se i superstiziosi foste voi? Se i credenti avessero ragione? Insomma, chi ogm ve lo fa fare?