Trinità – Creazione – Incarnazione

Un’altra domanda interessante che mi è stata fatta quando ho proposto a scuola queste idee è: “Se Dio è fuori dal tempo come spiegare allora la presenza di Dio incarnato in Gesù che lo rende presente nel tempo e nella storia?”

Intanto è una domanda giusta ed è questo il motivo per il quale i monoteismi dell’ebraismo e dell’islamismo trovano inconcepibile che un Dio si impasti con la materia del mondo. La sua trascendenza lo impedirebbe. Si può rispondere che già l’intimita di Dio rispetto ad ogni istante e ad ogni particella di mondo, come detto nel post precedente, rende comprensibile e possibile un coinvolgimento divino nel tempo e nella materia, che appunto non gli sono estranee, totalmente altre, prendendo da Sè l’essere che dona e le forme essenziali che partecipa.

Ma soprattutto è nell’idea del Dio Trinitario che si rende possibile la contemporanea trascendenza divina e iper-immanenza dell’incarnazione di un’altra persona di Dio. Di modo che quando Gesù prega non sta parlano con se stesso ma, nello Spirito, con l’altro che è il Padre.

La Trinità poi aiuta a spiegare come possa Dio fare qualcosa di altro da sè. Come dice Von Balthasar citando il Siracide, “Se Dio è tutto (Siracide), come è possibile che ci sia qualcosa di altro?” È il fatto che ci sia Altro in Dio (Trinità) a rendere possibile l’altro da Dio del mondo.

È quindi la concezione trinitaria di Dio a rendere possibile sia la stessa creazione del mondo come altro, in se stesso reale e consistente; e sia l’incarnazione dello stesso Dio nel mondo creato.

#zambellistheory

(Fb 16-12-2015)

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